5 Sala Olivetti
La storia dell'informatica Italiana è strettamente legata alla storia dell'Olivetti, della quale abbiamo un'ampia collezione. In questa sala, abbiamo voluto esporre due dei grandi calcolatori prodotti da questa azienda: due pezzi della serie ELEA. ELEA sta per "Elaboratore Elettronico Aritmetico", ma il nome è stato scelto come riferimento all'antica colonia greca.
La ricerca per la costruzione di questi computer mainframe inizia a metà degli anni Cinquanta con un piccolo gruppo di ricercatori guidati da Mario Tchou, che nel 1957 realizza la Macchina Zero, il prototipo della serie, terminata in contemporanea con la Macchina Ridotta dell'Università di Pisa.
Nel 1959 l'Olivetti inizia ad affittare esemplari dell'ELEA 9003, il terzo modello della serie e il primo ad essere commercializzato, una macchina completamente a transistori. L'ELEA 6001 fu pensata per essere una versione più piccola, indirizzata ad applicazioni commerciali o scientifiche, nelle sue due versioni.
In collaborazione con l'Istituto delle Applicazioni del Calcolo di Roma, l'azienda iniziò a lavorare al modello 9104 nel 1964.Non terminarono mai: per una serie di eventi sfortunati, tra cui rientrano le morti premature di Adriano Olivetti e di Mario Tchou, la divisione elettronica Olivetti fu venduta alla General Electric, azienda internazionale in competizione con IBM.
Questa non fu la fine per l'Olivetti, che continuò a produrre le sue macchine per scrivere, calcolatrici e infine Personal Computers.

